"Continuerai a farti scegliere,
o finalmente, sceglierai..."

Le mie riflessioni sul congresso del Pd di Albano

Cari dirigenti e iscritti del Partito Democratico di Albano,

Ho deciso di rivolgermi a voi, a qualche giorno dai due terzi di congresso (Albano centro e Cecchina) che abbiamo svolto lunedì e martedì, con una nota che sarà lunga e per alcuni noiosa.
Serviva tempo per ragionare a mente fredda su ciò che è successo.
Servono tante parole, per snodare un pensiero lungo che non lasci spazio ad equivoci.

Intanto grazie. Grazie di cuore alle 225 Democratiche e Democratici che hanno dato consenso e forza alla linea politica che abbiamo proposto e che io, come candidato Segretario, ho portato avanti.
Grazie per esservi iscritti al Partito.
Grazie per aver contribuito, con la quota di iscrizione,  alla possibilità per il Pd di avere una sede, di organizzare iniziative, di stampare materiali.

Allo stesso tempo, senza i giri di parole tipici di una politica che non ci piace, dico:
questo congresso io, Marco Guglielmo, l’ho perso.
L’ho perso a causa di diversi errori commessi. Uno su tutti. Quello di essermi concentrato molto sul mio racconto senza tenere nella giusta considerazione che bisognava affrontare ciò che si raccontava di me. Sarebbe servito un lavoro paziente e accurato per far capire che la nostra non era una battaglia per sostituire qualcuno in un “posto di comando”; che la nostra proposta è per il Pd e non al servizio di chi al Pd vuole male. Errori che ho compreso e che mi guideranno nei prossimi mesi. Perché in politica non basta essere persone coerenti e credibili. Chi fa politica si misura col consenso. E serve dunque che la credibilità possa essere toccata con mano, nel concreto, quotidianamente.

Avrei molte ragioni per dire che in realtà questo congresso non è stato perso, essendo stato impedito lo svolgimento del Congresso di Pavona.
Impedito da chi ha prima presentato una lista illegittima per il direttivo del circolo (è così strano che chi non è iscritto al Partito non possa candidarsi ad esserne dirigente?) per poi bloccare i lavori del congresso non accettando l’applicazione delle regole arrivando a causare pericolo per l’incolumità per le persone presenti e danneggiare la sede del Partito.

Ma i dati dei congressi di Albano centro e Cecchina dicono che c’è un forte consenso attorno ad un’altra linea politica.
La maggioranza assoluta dei membri del direttivo dell’unione comunale è stata eletta.
E dunque c’è un segretario che è giusto che possa svolgere la sua funzione. 618 persone hanno votato Alessio Colini.
Rivolgo ancora una volta il mio augurio di buon lavoro al Segretario dell’Unione comunale.
Allo stesso modo rivolgo un caloroso in bocca al lupo ai due segretari di circolo eletti, Angelo Fedeli ad Albano Centro e Stefania Cavalieri a Cecchina.

Dispiace però, e non poco, che a congresso ancora aperto, il primo atto del Segretario in pectore sia stato quello di lanciare una provocazione su ciò che invece richiederebbe una attentissima riflessione.
Scrive Colini: “L'affluenza ad oggi è stata molto alta e questo è un bellissimo e positivo risultato per il PD di Albano. Adesso qualcuno, come al solito, proverà a insinuare dubbi sulla bontà della partecipazione. La cosa certa è che sì è potuto constatare, per chi è venuto, che molte persone che da diverso tempo non partecipavano alla vita politica sono venute mettendosi in fila ed hanno voluto testimoniare che ancora oggi il PD può rappresentare una vera proposta politica democratica aperta alla partecipazione.”

Io non insinuerò nulla.
Affermerò ciò che ho visto, offrirò la mia opinione in merito, riporrò fiducia e speranza nella possibilità di essere smentito sui dubbi che mi assalgono da giorni, pronto in tal caso a rivolgere pubbliche scuse a chi si sentisse in qualche modo offeso da queste mie parole.

Il nodo è che i congressi hanno visto, accanto a centinaia di persone che hanno volontariamente e consapevolmente partecipato ad un momento di democrazia sostenendo liste e linee politiche diverse, molte altre che poco o nulla hanno a che vedere con il Pd e con un congresso che ne ha stabilito la linea politica dei prossimi anni.
Una forte partecipazione popolare è una condizione necessaria perché ci sia democrazia.
Ma non è sufficiente.
La democrazia è tale se sussistono un insieme di elementi: l’informazione libera offerta alla platea di chi ha diritto di partecipare, la possibilità per chiunque di formulare la propria  scelta in assoluta libertà, senza alcun condizionamento esterno, la parità di opportunità per le idee in campo di confrontarsi.
Tutti elementi presenti nel congresso di Albano? Io credo di NO.

Prima di elencare ciò che ho visto e che credo sia un grosso problema per il Pd di Albano (e magari fosse un problema solo ad Albano) ribadisco un concetto essenziale.
Mi faccio una domanda e mi do una risposta.

DOMANDA: SENZA QUELLA PARTE CHE IO DEFINISCO “VIZIATA” DI PARTECIPAZIONE AL VOTO  IL RISULTATO DEL CONGRESSO SAREBBE STATO DIVERSO?

RISPOSTA: NO, NO, NO, ASSOLUTAMENTE NO. C’E’ UNA FORTE MAGGIORANZA CHE HA SCELTO LA LINEA DI ALESSIO COLINI. QUESTO NON E’ IN DUBBIO.
Certo sono convinto che la proporzione numerica tra maggioranza e minoranza sarebbe stata diversa, e i numeri in politica non sono proprio una variabile indipendente, ma tant’è, non mi interessa e non è ciò che conta in questa analisi.

Mi interessa che non cali il silenzio sulle parole che dobbiamo pronunciare e i pensieri che dobbiamo produrre.
Che è invece esattamente quello che mi si chiede.
Di tacere in nome del “bene del Partito”.
Per me, il bene del Partito non è tacere, è l’esatto contrario: parlare, discutere, trovare soluzioni.
Il Partito lo danneggia chi invita a metterne in luce i vizi al fine di eliminarli?
O invece il fatto che questi vizi siano esistiti, accaduti?
O ancora il fatto che tali vizi siano sottovalutati, taciuti, trascurati?

·         IO HO VISTO persone con decine di banconote da 20 euro che venivano distribuite a tanti che entravano ad iscriversi. L’ho visto sia ad Albano Centro che a Cecchina, in una forma ed una quantità che non ha nulla di fisiologico (una persona che in quel momento non abbia quella disponibilità economica, voglia iscriversi e chieda un sostegno).
·         IO HO VISTO persone che si sono sempre dichiarate “di destra” venire a iscriversi al Partito Democratico.
·         IO HO VISTO esponenti politici del centrodestra, in particolare Ilario Gasperini e Marco Anderlucci, presenziare il congresso del Pd di Albano centro, avvicinare persone in coda per dargli indicazioni di voto. Non sono più del centrodestra? Sono nostri alleati? Amici o compagni di Partito? Ma tutto questo dove è stato mai discusso? A chi è stato comunicato? I passati organismi dirigenti sapevano e non hanno detto? Oppure non sapevano e dunque subiscono anch’essi decisioni prese altrove?
·         Premesso che per me l’integrazione sociale e civile delle persone di provenienza straniera, tanto più di concittadini europei provenienti dai paesi dell’Est è un tema serissimo, mai affrontato dal Partito Democratico a livello locale, IO HO VISTO troppi rumeni con le stesse tute da lavoro delle stesse imprese edili stare in coda per iscriversi. Magari sapesse essere il Pd il Partito che organizza politicamente le battaglie per rivendicare il diritto al lavoro e i diritti nei luoghi di lavoro. Quel tipo di presenza, se avviene un solo giorno l’anno, nel deserto dei restanti 364 giorni, fa sorgere UN DUBBIO enorme e terribile: che nel nostro congresso possano essersi inserite forme di “caporalato”, dove un datore di lavoro fa pressione perché i propri dipendenti vadano a votare per questo o quel candidato.
·         IO HO VISTO che tutto quanto sopra riportato era condotto da UNA delle liste. Io vengo accusato dai rappresentanti di quella lista di affibbiare patenti di moralità, di avere la presunzione di decidere chi sono i buoni e chi i cattivi. Queste sono accuse false e ridicole. Primo, perché le patenti di moralità lascio ad altri il compito di darle, nei contesti sociali o culturali dove abbia un senso per la collettività definire gli esseri umani (sacerdoti, giudici ecc.). Secondo, perché vorrei capire quale tra i due fatti è un problema. Assistere ad una scientifica occupazione del Partito con mezzi impropri? Oppure porre la discussione su questi fenomeni? Terzo, non sono un manicheo, penso che in ogni essere umano alberghino contemporaneamente  pulsioni al bene e al male, dove per bene e male io intendo il rispetto dell’altrui libertà o la sopraffazione su di essa. Il bello di essere umani è che ciascuno di noi può scegliere ciò che vuole essere. Non sempre è facile o lineare. Non è facile combattere con l’istinto dell’ambizione che ti fa danneggiare gli altri, dell’esercizio del potere al servizio dei pochi, dell’arroganza e del cinismo. Non è facile ma si può fare. Io ho semplicemente compiuto una scelta, libera e consapevole: quella di non usare nessun mezzo scorretto per ottenere consenso attorno alla mia candidatura. Tutti possiamo dire lo stesso?
·         IO HO VISTO gli sguardi sbigottiti degli altri, qualunque lista o candidato segretario sostenessero. Ho visto persone piangere o arrabbiarsi perché quello che stava accadendo non era giusto. Purtroppo però, HO VISTO E VEDO troppi sguardi girare altrove, non voler vedere una realtà abbagliante, e a queste persone chiedo uno scatto di orgoglio. Lo chiedo a Massimiliano Borelli, a cui durante il congresso di Albano centro ho chiesto di aiutarmi a fermare tutto, a fermare un congresso che non era più un congresso, a ridiscutere insieme, pronto a cancellare la mia candidatura se quello era l’ostacolo ad un dialogo tra persone legate da una comune visione dell’organizzazione di un Partito. Io chiedo a Massimiliano Borelli: tu cosa pensi del congresso appena svolto? Continui a dirti sconvolto da alcuni fenomeni? O il passare dei giorni cancella la tua memoria? Pensi ci sia bisogno di una riflessione pacata, seria, profonda? O pensi che in nome di una non meglio definita “Ragione di Partito” sia d’obbligo tacere e chinare il capo?
·         IO CHIEDO a tutti i dirigenti eletti di riunirci e discutere attorno a un tema: quali sono i comportamenti che ciascuno di noi deve cambiare per avvicinare migliaia di cittadini disgustati dalla politica, che non hanno più votato Pd o non lo voteranno perché non la vedono come una forza alternativa alla degenerazione culturale imposta dalla destra al nostro paese?

Spero davvero che si abbia la forza, con la discussione e il confronto, di smontare uno ad uno i dubbi da me sollevati, gli stessi che assalgono le menti di centinaia di persone che sognano una politica aperta, disinteressata, che trova il suo comandamento nell’interesse generale.

Sono inguaribilmente legato a un principio gramsciano, il pessimismo della ragione e l’ottimismo della volontà.
Sono convinto che la forza della nostra volontà, quella di tutto il Partito Democratico possa mettere nero su bianco ciò che di brutto c’è stato in questa pagina, per poi voltarla, e dare un senso diverso al futuro del centrosinistra. Credo che ci sia un solo modo, uno soltanto, per indirizzarci, insieme, su questa svolta. Compiere atti di trasparenza totale circa ciò che siamo.
Per questo avanzo alcune proposte e richieste.

·         Chiedo alla commissione provinciale per il congresso di indagare su quanto avvenuto ad Albano centro, Cecchina e Pavona, così come in tutte le situazioni in cui vengano segnalate anomalie simili.
·         Chiedo a tutti coloro che stanno scrivendo del nostro congresso sui social network, prima di tutto a coloro che mi hanno sostenuto come candidato segretario, di non utilizzare termini offensivi verso le persone, ma di indirizzare la discussione, i commenti, le proprie opinioni, verso il cambiamento radicale di logiche sbagliate.
·         Chiedo alla segreteria dell’Unione comunale di porre immediatamente in essere alcune iniziative utili a fugare le questioni che ho sollevato. Primo, inviamo una lettera a tutti gli iscritti Pd, per ricordargli i diritti e i doveri sanciti nell’articolo 2 dello statuto nazionale, e in particolare il diritto “ad avere sedi permanenti di confronto e di elaborazione politica” e il dovere di “partecipare attivamente alla vita democratica del partito”. Inviamo a tutti gli iscritti il codice etico del Pd, che tutti hanno sottoscritto al momento dell’iscrizione. Chiediamo a ciascuno il consenso a rendere pubblico l’albo degli iscritti del Partito Democratico di Albano. Prenotiamo sin da subito una volta al mese uno spazio pubblico (il teatro Alba Radians, Villa Contarini a Pavona o altre sale di capienza idonea), per organizzare assemblee degli iscritti in cui chiediamo a ciascuno di partecipare con  le proprie idee e le proprie competenze. Inviamo a tutti gli iscritti, ogni due settimane, un resoconto dell’attività degli organismi dirigenti che hanno contribuito ad eleggere.
·         Chiedo a chi ha inteso partecipare alla quota di iscrizione di altre persone una rendicontazione trasparente delle risorse impegnate. Chi ha speso soldi? Quanti? Per quali ragioni? Se non c’è nulla di male, perché non mettere tutto nero su bianco?

Ci sono centinaia di iscritti, elettori potenziali o delusi che meritano chiarezza.

Per parte mia, sono a disposizione di qualunque confronto. 

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