"Continuerai a farti scegliere,
o finalmente, sceglierai..."

Pensierino democratico 3: il frullato

Concentrati sulla domanda che ti sto per porre. Qual è la trasmissione di “informazione” più seguita in Italia? Il tg1 del (leccalecca) Minzolini che confonde prescrizione con assoluzione? Sbagliato. Il tempio delle scrivanie in ciliegio Porca a porca? Nemmeno questo. Il tg-cabaret del fedele Fede? Ma non scherziamo. Saranno forse Report o Annozero? Sì certo, e poi ti svegli tutto sudato… Dai, la risposta è altrove: è Striscia la notizia, il megapolpettone trash che da più di 20 anni spopola negli ascolti.
Prologo: il conduttore spara battute contro tutti i politici. Sigla: due avvenenti fanciulle, una bionda e una bruna si agitano sulle note delle hits dance del momento. Svolgimento: un servizio denuncia un’opera pubblica mai completata, stop: facce drammatiche dei conduttori, stop: sorriso a 5000 denti per il tapiro ad un qualunque personaggio famoso, stop: caso di malasanità che uccide persone, stop; volto cupo e scandalizzato stop; cane in studio che fa le feste, stop; i vip che si rifanno il viso, grasse risate, stop; e così via. Epilogo: sane natiche ben allenate in agitazione. E arrivederci a domani.
Morale: i politici sono tutti uguali; qualunque governo prova a fotterti. (E vagli a dare torto). Se ti stanno portando via casa, se non hai un ospedale, se sei stato maltrattato a scuola, truffato sul lavoro, c’è un solo rimedio; chiama Striscia.
Da bandiera rossa la trionferà a pupazzo rosso ti difenderà. Bel salto di qualità, no? Ma a chi giova tutto questo?
Si dice che sia un programma imparziale, in fondo attacca destra e sinistra, volti noti e sconosciuti truffatori. Vallo a trovare il difetto in un prodotto moralista senza morale, in quello sbrilluccicante dramma divertente.
Ora procedi al seguente esperimento. Prendi un frullatore: unisci i seguenti ingredienti: carote, aglio, ananas, mela, cipolla, fagioli, trippa, cozze, prezzemolo, finocchio, petto di pollo, orata, albicocca, e per finire un po’ di sterco… Ultimo ma non ultimo, prendi dei coloranti… scegli colori vivi e affascinanti, giallo, fucsia, un bel verde brillante, un blu dipinto di blu… Un, due, tre, via con la manopola, frulla frulla (nel mentre se fai un balletto sarà tutto ancora più divertente)! Ma che bel colore! Ma quanto è affascinante questo tuo composto, così creativo ed ipnotizzante! Un, due, tre… Bevilo tutto, bevilo piano… Che sapore ha? La risposta dalla tu, non voglio essere troppo volgare.
Riassunto del ragionamento: non tutto ciò che alla vista è affascinante ha un buon sapore. E ancora, non fermarti alle apparenze, guarda alla sostanza di ciò che ti propinano. Ora, per tornare all’inizio, pensa ancora alla domanda… A chi giova tutto questo? Secondo me giova a chi campa e impera sull’Italietta arruffona e truffaldina, allergica alle regole e sdraiata “a stratracannare, a stramaledire le donne, il tempo ed il Governo”. Se guardi bene il bel frullato-striscia, oltre i sorrisi, i bei seni, i simpatici pupazzetti e cagnolini, c’è un biscione, pronto a stringere la tua mente in una sensazione di appagante impotenza. Se ti costringono a pensare che non puoi fare nulla per te e per gli altri, puoi dire davvero di essere libero? Se la risposta è no, e questo è lo stato mentale della maggioranza degli italiani, possiamo davvero chiamare democrazia questo nostro bel Paese?

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